Addebito per infedeltà coniugale
L’infedeltà coniugale è la principale causa di frattura dei matrimoni e il più diffuso motivo di addebito delle separazioni.
Il tradimento della fedeltà coniugale è uno (forse il principale) motivo di addebito della separazione. In altri termini, il coniuge tradito può chiedere che la separazione sia addebitata al traditore, con tutte le conseguenze scaturenti dalla pronuncia di addebito. Non sempre (ma quasi) e a condizione che l’infedeltà sia comunque stata la causa della fine del matrimonio. L’infedeltà potrebbe, infatti, essere non la causa ma l’effetto di una vita coniugale già compromessa per tutt’altri motivi. Non determina, ad esempio, addebito l’infedeltà del coniuge tradito o di quello abbandonato.
La giurisprudenza interpreta estensivamente l’obbligo di fedeltà, intendendo per essa non solo quella sessuale, ma in generale e per fondate ragioni anche quella morale e spirituale.
Ipotesi affatto differente è quella relativa all’infedeltà apparente, propria di chi assume comportamenti ambigui o che in ogni caso ledano la dignità ed il decoro del coniuge “apparentemente” tradito, a prescindere dalla circostanza che il tradimento sia stato effettivamente consumato oppure no. Anche la semplice infedeltà apparente può essere motivo di addebito della separazione.
La giurisprudenza interpreta estensivamente l’obbligo di fedeltà, intendendo per essa non solo quella sessuale, ma in generale e per fondate ragioni anche quella morale e spirituale.
Ipotesi affatto differente è quella relativa all’infedeltà apparente, propria di chi assume comportamenti ambigui o che in ogni caso ledano la dignità ed il decoro del coniuge “apparentemente” tradito, a prescindere dalla circostanza che il tradimento sia stato effettivamente consumato oppure no. Anche la semplice infedeltà apparente può essere motivo di addebito della separazione.